Il sensore di strain NOVA SCIENTIA è un'applicazione brevettata basata sulla nuova tecnologia FSI (Fiber Segment Interferometry).
Un segmento di fibra racchiuso fra due elementi parzialmente riflettenti a larga banda (integrati in fibra) rappresenta l'elemento sensibile.
La deformazione applicata al segmento induce una variazione di fase leggibile nel segnale di interferenza, in cui la riflessione di Fresnel al termine della fibra funge da specchio di referenza. È dunque possibile quantificare direttamente l'allungamento e il risultato della misura è l'integrale della deformazione applicata lungo l'intero segmento. Questo rende la FSI una tecnica capace di sfruttare sia i vantaggi dei sensori discreti (FBG), che di quelli distribuiti (Raman o Brillouin): la risoluzione spaziale è infatti fissata dalla lunghezza del segmento (da 10 mm a 100 m).